la còta
(s. f. sing.)
ant. Costa Ville; “seu in Campo Sancti Petri” – “cc. via qua itur ad castrum (1433) ” – “in Costa supra Villam”.
1° doc. 20 giugno 1356: Giovanni figlio del fu Guglielmo Romaneti riconosce 12 denari su una pezza di terra sita in Costa.
2° doc. (abb. Novalesa) 7 aprile 1455: Filippo Pasquero, preposito di S. Maria ai piedi del Moncenisio, concede in albergamento per 29 anni beni enfiteutici verso l’abbazia a Micheletto de Uldrigo alias Sereno, un campo con piante di noci di sestorate 2 in Costa.
“Costa” designa un pendio, una falda di monte.
m. 850 Pendio a nord est della borgata della Vilò, T, O.